Misinformation Monitor: Luglio 2020

Bentornati sul Misinformation Monitor di NewsGuard, una newsletter che parla di misinformazione con dati esclusivi provenienti da cinque paesi.
A cura di Gabby Deutch
Tradotto da Virginia Padovese


The Big Story… Molte delle aziende che boicottano Facebook per combattere l’odio in rete, continuano a fare pubblicità su siti di misinformazione


Prima di iniziare con le notizie, facciamo un quiz:

1. Quale sito di notizie statunitense è segretamente gestito da un consulente politico repubblicano e raggiunge oltre 8,5 milioni di utenti su Facebook?
a. JournalPatriot.com
b. PatriotLedger.com
c. PatriotJournal.org
d. StatesmanJournal.com

2. Quale nota azienda che ha aderito al boicottaggio di Facebook – protestando contro le politiche della piattaforma che consentono la diffusione di contenuti irresponsabili – continua a utilizzare siti che diffondono misinformazione finanziandoli attraverso le proprie campagne pubblicitarie?
a. Pfizer
b. Target
c. Starbucks
d. Tutte e tre, e molte altre

3. Quale leader europeo è stato spesso definito un “burattino del deep state” dai sostenitori di Qanon, una teoria del complotto fino ad ora diffusa prevalentemente negli Stati Uniti?
a. Emmanuel Macron
b. Boris Johnson
c. Angela Merkel
d. Vladimir Putin

Troverai le risposte al quiz alla fine della prima sezione.


Oltre mille aziende hanno ritirato la propria pubblicità da Facebook in protesta contro le politiche della piattaforma, che non arginano la circolazione dell’odio in rete. Ma molte di esse stanno sovvenzionando altri siti che diffondono lo stesso tipo di contenuti.

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Un annuncio pubblicitario di Walgreens, azienda che partecipa al boicottaggio di Facebook, apparso su ZeroHedge a luglio 2020. (ZeroHedge.com/NewsGuard)

Oltre un migliaio di aziende di tutte le dimensioni – che vanno da Adidas, a Coca-Cola, a centinaia di piccole imprese e organizzazioni no profit – hanno aderito alla campagna Stop Hate for Profit, un movimento guidato da ADL (Anti-Defamation League) e NAACP (National Association for the Advancement of Colored People), e stanno chiedendo alle aziende di tutto il mondo di boicottare Facebook in segno di protesta contro quella che le organizzazioni per i diritti civili considerano l’incapacità della piattaforma di contrastare la diffusione dell’odio in rete. “I tuoi profitti economici non varranno mai la promozione di odio, razzismo, antisemitismo e violenza” sostiene la campagna. Eppure, molti dei marchi che partecipano al boicottaggio continuano a finanziare con i loro annunci pubblicitari siti che promuovono contenuti molto simili.

● Negli ultimi quattro mesi, aziende come Pfizer, Microsoft, Starbucks e Target hanno pubblicato annunci pubblicitari – probabilmente in maniera involontaria, tramite algoritmi che determinano la destinazione degli annunci programmati – su siti che NewsGuard ha valutato nel complesso inaffidabili.

● Utilizzando i dati di Moat, società di analisi e misurazione di campagne pubblicitarie, NewsGuard ha esaminato le pratiche pubblicitarie di 15 aziende partecipanti al boicottaggio. Alcune di queste aziende – come Patagonia e Coca-Cola – non hanno pubblicato annunci su siti considerati inaffidabili da NewsGuard negli ultimi mesi.

● Altre aziende invece hanno promosso i loro prodotti su siti di misinformazione che hanno fatto propaganda anti-vax e diffuso falsità islamofobe e teorie del complotto sul luogo di nascita dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, solo per citare qualche esempio.

○ Il colosso della tecnologia HP, per esempio. “Ci aspettiamo che tutte le piattaforme su cui pubblichiamo pubblicità mettano in atto politiche responsabili che impediscano la pubblicazione dei nostri annunci insieme a contenuti discutibili”, ha dichiarato la società in una nota che annuncia la propria partecipazione al boicottaggio.

  • Gli annunci pubblicitari della società sono però apparsi di recente su 28 siti classificati come inaffidabili da NewsGuard, tra cui, per esempio, GellerReport.com, un sito che ha descritto l’Islam come un “assalto al nostro stile di vita”, in un articolo del 2018 dove si affermava anche: “fino a quando il mondo occidentale non capirà la minaccia portata dall’ideologia islamica alla propria società e cultura, le persone continueranno a morire”.
  • HP ha anche pubblicato annunci pubblicitari su TheConservativeTreehouse.com, un sito di misinformazione finito sotto i riflettori il mese scorso per aver promosso la notizia falsa (in seguito apparsa anche sul feed di Twitter del presidente Trump) secondo cui un anziano manifestante attaccato dalla polizia a Buffalo, New York, era un membro di Antifa.

La lista non finisce qui:

  • Le pubblicità di Starbucks, HP, Ford, e Target, per esempio, finanziano ZeroHedge, un blog di finanza trasformato in hub di teorie del complotto che ha promosso falsità sull’ex vicepresidente statunitense Joe Biden durante l’inchiesta sull’impeachment del presidente degli Stati Uniti Donald Trump al Congresso, lo scorso autunno, e ha falsamente affermato che il coronavirus è stato rubato da spie cinesi in un laboratorio canadese.
  • Annunci pubblicitari di queste aziende compaiono anche su siti di disinformazione russa: Microsoft e HP, per esempio, hanno pubblicato annunci pubblicitari su Sputnik, e Adidas su RT, entrambi megafoni di Vladimir Putin che pubblicano propaganda russa e cercano di creare divisioni negli Stati Uniti e in Europa.

Perché è importante: Il boicottaggio delle pubblicità di Facebook ha visto colossi internazionali affermare che i valori di inclusione sono importanti tanto quanto i loro profitti. Eppure gli annunci pubblicitari di molte di queste aziende continuano a sovvenzionare siti inaffidabili su internet, comparendo a fianco di articoli razzisti e complottisti. Ciò non significa che le aziende sostengano tali siti, ma è ciò che accade quando le aziende pubblicano annunci utilizzando algoritmi, senza considerare i contenuti di un sito o i suoi  standard giornalistici.


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NewsGuard cerca di combattere la misinformazione con l’intelligenza umana, valutando l’affidabilità dei siti di notizie. Le nostre analisi, scritte sulla base di nove criteri giornalistici ampiamente riconosciuti, offrono ai lettori un contesto per capire ciò che leggono online grazie ai punteggi (da 0 a 100) assegnati ai siti, e grazie alle icone verdi (per i siti generalmente affidabili) e rosse (per i siti generalmente non affidabili). Usa questo form per leggere la newsletter nel tuo browser e iscriviti.

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Le risposte al quiz

1. (c) PatriotJournal.org è un sito di notizie conservatore gestito da un consulente politico del Texas che ha anche una rete di pagine Facebook con nomi come Liberty Upheld e United American Patriots, seguite da milioni di utenti (in seguito ulteriori dettagli).

2. (d) Tutte e tre, e molte altre hanno finanziato siti di misinformazione classificati come inaffidabili da NewsGuard pubblicando i loro annunci pubblicitari su questi siti.

3. (c) La cancelliera tedesca Angela Merkel viene sistematicamente presa di mira da Qanon e definita “burattino del deep state”.


Un consulente repubblicano del Texas utilizza segretamente una rete di pagine Facebook con milioni di follower per potenziare i suoi tre siti politicamente schierati.

Ryan Mauldin, fondatore della società di media digitali repubblicani Vici Media Group, sta utilizzando una rete di nove pagine Facebook – nessuna delle quali rende apertamente noto di avere una connessione con le altre o con Mauldin – per aumentare le visualizzazioni delle pagine dei suoi tre siti repubblicani. Attraverso pagine con nomi come Defence of FreedomMake America Great e Patriots United, gli articoli, politicamente schierati, arrivano a raggiungere un pubblico complessivo di 8,6 milioni di utenti Facebook. La rete sembra violare il divieto di Facebook di tenere “comportamenti non autentici”, creato per garantire la trasparenza della piattaforma in modo che gli utenti sappiano chi crea i contenuti che leggono.

I tre siti PatriotJournal.org, GOPDailyBrief.com e AmericanJournalDaily.com fanno capo a Mauldin e  pubblicano contenuti quasi identici. I siti sono chiaramente di parte e NewsGuard li ha giudicati inaffidabili perché non rivelano apertamente la loro agenda o i loro legami con Vici Media Group. A volte gli articoli pubblicati hanno anche parlato in termini positivi dei clienti di Vici, in particolare del procuratore generale del Texas Ken Paxton. (Mauldin non ha risposto a tre email di NewsGuard)

Mauldin gestisce Vici con suo fratello Patrick, che ha un passato nella creazione di siti ingannevoli. L’anno scorso il New York Times ha riferito che Patrick gestiva un misterioso sito di satira chiamato JoeBiden.info, che assomigliava a un sito della campagna per l’ex vicepresidente, ma che in realtà pubblicava informazioni non corrette sulle sue politiche e sulle sue idee.

  • Patrick Mauldin ha infatti lavorato per l’avversario di Biden. In una testimonianza pubblicata sul sito di Vici, Brad Parscale, consigliere del presidente Trump ed ex responsabile della sua campagna elettorale, ha affermato che nel 2016 Patrick “ha svolto un ruolo importante nella nostra strategia sui social media che alla fine ha avuto un ruolo fondamentale nell’aiutare Donald Trump a vincere le elezioni”. 

Le pagine Facebook che promuovono gli articoli di questi siti non rivelano la loro connessione ai fratelli Mauldin, e forniscono invece l’impressione di essere comunità organiche di utenti Facebook accomunati da una visione conservatrice. Tuttavia, molte di queste pagine sono affiliate a una società chiamata Viral Media Partners LLC, registrata a nome di Ryan Mauldin

  • La pagina Facebook del Patriot Journal ha speso oltre 17.000 dollari in annunci di Facebook da maggio 2018, esortando i lettori a firmare petizioni a sostegno del presidente, e contro i democratici.
Due diverse pagine Facebook – Patriots United (2,6 milioni di follower) e United American Patriots (1 milione di follower) – hanno post identici per presentare un articolo di PatriotJournal.org.

Cosa dicono queste pagine agli utenti di Facebook: Forniscono tutte informazioni simili nella pagina dedicata alla loro descrizione e attaccano i media mainstream promuovendo una linea conservatrice. Usano frasi del tipo: “Metti ‘Mi piace’ a questa pagina se sei un VERO americano conservatore! Ricevi le notizie che DEVI sapere” (American Conservative) e “Noi siamo dalla parte dei veri patrioti e respingiamo i pregiudizi dei media progressisti” (Liberty Upheld).

Cosa postano queste pagine: Molti articoli sono pubblicati su quasi tutte queste pagine Facebook in un arco di tempo di 24 ore, e vengono presentati usando gli stessi testi nei post – ulteriore prova di coordinamento tra le pagine. Le storie contengono contenuti ostili nei confronti dei democratici e di gruppi come Black Lives Matter, mentre supportano regolarmente il presidente Trump e i repubblicani.

Perché dovremmo preoccuparcene: A seguito della proliferazione della disinformazione online durante le elezioni del 2016, Facebook ha scritto nuove regole per proteggere l’autenticità sulla sua piattaforma. “Non permettiamo alle persone di presentarsi su Facebook per quello che non sono, di utilizzare profili falsi, [o] di aumentare artificialmente la popolarità dei contenuti”, si legge nelle politiche ufficiali della piattaforma in merito al ‘comportamento non autentico’. L’obiettivo, scrive Facebook, è “creare uno spazio in cui le persone possano fidarsi delle persone e delle comunità con cui interagiscono”.  

Rita Zolotova, portavoce di Facebook, ha preferito non fornire dettagli a NewsGuard sulla rete di pagine del Patriot Journal. Zolotova ha affermato che probabilmente le pagine non raggiungono il livello di “comportamento non autentico coordinato”, che presuppone l’esistenza di account falsi e spesso è il risultato di operazioni estere. Ha invece suggerito che le pagine del Patriot Journal potrebbero violare le regole di trasparenza di Facebook.

“È molto probabile che se fossero effettivamente gestite dalla stessa persona, sarebbero già nel radar dei nostri team”, ha affermato Zolotova. Facebook contatta regolarmente le reti che sono legate a una singola organizzazione per “chiedere loro di rivelarlo, e se non lo fanno, vengono rimosse”, ha concluso Zolotova.

  • L’insieme di pagine di Mauldin (e i tre gruppi affiliati) ha accumulato 8.659.159 follower senza rivelare che la rete è gestita da un consulente politico. Vici Media Group non è un’azienda particolarmente nota, ma la piccola società con sede in Texas ha guadagnato oltre 430.000 dollari nell’ultimo anno dalle sue attività con quattro candidati al Congresso – per non parlare del lavoro del gruppo per i candidati statali in Texas, per organizzazioni politiche come la pro-life Ohio Right to Life e le attività di Patrick Mauldin per la rielezione del presidente Trump.
  • Non offrendo queste informazioni fondamentali ai lettori dei tre siti gestiti da Ryan Mauldin e ai milioni di persone che vedono i loro articoli su Facebook, Mauldin non sta fornendo ai lettori la realtà dei fatti.

Qanon, un movimento complottista sul ‘deep state’, dagli Stati Uniti mette radici in Europa

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Un tweet dall’account @ItalyQanons del 28 maggio 2020.

Il coronavirus ha generato “un’infodemia”, con teorie del complotto sull’origine del virus,
sintomi e cure, che si è diffusa rapidamente online. Con l’aumento della popolarità delle teorie del complotto, la misinformazione sta prendendo una nuova forma in Europa: personalità del web, musicisti e politici stanno ora contribuendo a diffondere contenuti complottisti sul coronavirus, su politica, pedofilia, e altro nelle teorie di Qanon.

Che cos’è Qanon? Secondo NBC News, “Qanon è una teoria della complotto contorta e senza apparenti fondamenta nella realtà”. Un utente anonimo di internet di nome Q “è sceso in campo nelle bacheche di messaggi di 4chan e 8chan per svelare informazioni sulla guerra segreta di Trump contro una cabala di criminali gestiti da politici come Hillary Clinton e l’élite di Hollywood”, ha riferito NBC. 

  • È un’ideologia principalmente americana caratterizzata dallo scetticismo verso l’élite, con seguaci che adottano una riverenza quasi religiosa verso il sistema di credenze del gruppo. Ma mentre le figure al centro delle teorie del complotto di Qanon sono americane (il presidente Trump è visto come una sorta di salvatore, con Hillary Clinton e altri del ‘deep state’ degli Stati Uniti che cercano apparentemente di ostacolarlo), la sua premessa generale di sfiducia e il suo pensiero complottista possono essere facilmente trasferiti in qualsiasi altro paese in cui i cittadini scontenti non si fidano delle persone alla guida dei governi.
  • In Italia, Germania e Francia, gli account sui social media di Qanon hanno accumulato migliaia di follower negli ultimi mesi, cercando di diffondere le teorie di Qanon ai cittadini europei nelle loro lingue.

L’account Twitter francese @QAnonFrance ha accumulato 8.200 follower da novembre a luglio nel tentativo di “consentire ai patrioti che non parlano inglese di seguire Q”. L’account condivide principalmente teorie del complotto incentrate sugli Stati Uniti, su argomenti come i Clinton e il ‘deep state’, ma critica anche il governo Macron e presenta contenuti sostenuti dall’estrema destra francese, come gli articoli del saggista Alain Soral, che ha fondato il sito EgaliteEtReconciliation.fr, considerato inaffidabile da NewsGuard, e il cui canale YouTube è stato rimosso questo mese per “violazioni gravi o ripetute delle regole di YouTube che vietano l’uso dei contenuti di incitamento all’odio”.

  • LumiereSurGaia.com, un sito considerato inaffidabile da NewsGuard che si posiziona tra i primi 400 siti in Francia in termini di engagement, ha pubblicato le teorie del complotto di Qanon dal 2018 e recentemente ha condiviso un video da un canale YouTube francese legato a Qanon che descrive la pandemia di COVID-19 come parte del “piano del deep state… per distruggere l’economia, per generare il caos e per creare la richiesta di un governo mondiale guidato da Soros, Rothschild e la famiglia saudita”.

In Germania, un gruppo Facebook chiamato Qanon deutsch blumenberger ha condiviso con i suoi oltre 29.000 utenti, teorie del complotto sul coronavirus e teorie di Qanon – focalizzate nello specifico sulla presunta esistenza di cosiddette reti di pedofili gestite dal ‘deep state’ in Germania.

  • Un esponente tedesco di Qanon è stato Xavier Naidoo, un celebre cantante soul. Naidoo ha ripubblicato i post di Qlobal-Change, il più grande account Q in lingua tedesca (con 96.000 abbonati a YouTube), su Telegram. Naidoo ha recentemente affermato che l’attuale pandemia di coronavirus è in realtà uno sforzo per liberare i bambini dalle reti di pedofili, dove erano stati imprigionati dalle “élite”. I suoi post sulle teorie di Qanon sono arrivati poco dopo che il cantante aveva fatto commenti anti-immigrazione molto controversi, che lo avevano portato a ricevere ancora più l’attenzione dei tabloid tedeschi.
  • Compact-online.de, un sito considerato inaffidabile da NewsGuard che pubblica notizie false a sostegno del partito di estrema destra AfD, ha portato il concetto del ‘deep state’ in Germania. “L’AfD e altre forze patriottiche sono state prese di mira”, si legge in uno speciale di COMPACT sul ‘deep state’. Il sito ha anche cercato di collegare Jeffrey Epstein e i politici statunitensi agli abusi sessuali in Germania. “Tutti solo casi isolati? No, dietro c’è anche un sistema perverso!”.

Una rete in crescita di account Qanon in Italia è legata a Qlobal-Change, lo stesso blog condiviso da Naidoo in Germania, e ne condivide regolarmente i contenuti. Il sito ha anche canali YouTube in spagnolo e portoghese – ma il suo canale YouTube indica la sua posizione negli Stati Uniti, lasciando intendere che si possa trattare di un canale gestito dagli Stati Uniti per esportare l’ideologia di Qanon in Europa.

  • I contenuti del sito Qanon.it, uno dei principali promotori di Qlobal-Change, sono regolarmente condivisi su Facebook e Twitter da diversi account con migliaia di followers.
  • Qanon.it fornisce ai suoi lettori un video introduttivo su Q sottotitolato in ben 20 lingue, che vanno dal catalano, al cinese, all’ebraico.
  • In maggio, la parlamentare italiana e attivista no-vax Sara Cunial (ex Movimento 5 Stelle, ora Gruppo Misto) ha parlato in parlamento di teorie del complotto che erano state rese popolari da account legati a Qanon. Sebbene Cunial non abbia mai menzionato Qanon, ha accusato Bill Gates, bersaglio regolare dei seguaci di Q, con affermazioni come “grazie ai suoi vaccini è riuscito a sterilizzare milioni di donne in Africa”, e “ha provocato un’epidemia di poliomielite che ha paralizzato 500 mila bambini in India”. Il video del suo discorso, postato sulla sua pagina, è stato condiviso più di 29.000 volte su Facebook. Lo stesso video è stato anche ripubblicato sul sito Qanon.it.
    • Cunial non è l’unico esponente politico a promuovere queste teorie. Almeno 10 tra gli attuali candidati politici statunitensi hanno promesso fedeltà a Q o hanno manifestato interesse per Qanon.

Perché dovremmo preoccuparcene: apparentemente, sembra non avere molto senso per gli europei abbracciare una teoria del complotto le cui affermazioni ruotano attorno al presidente degli Stati Uniti, ma la diffusione delle teorie di Qanon oltre oceano suggerisce che la visione del mondo complottista al centro di questo sistema sta diventando sempre più popolare. Permette ai seguaci di combattere le élite che, a loro avviso, si macchiano di comportamenti pericolosi e illegali. È semplice e facile da trasferire. E difficile da fermare.


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