Guerra Iran-Israele

Centro di monitoraggio delle narrazioni false diffuse da fonti affiliate allo Stato iraniano: 16 notizie false sulla guerra, in continuo aumento

NewsGuard ha identificato 51 siti che hanno diffuso affermazioni false sulla guerra tra Israele e Iran e sta monitorando le principali informazioni false e il modo in cui si diffondono

A cura di McKenzie Sadeghi, Sam Howard e Charlene Lin | Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2025

A poche ore dall’attacco di Israele contro i siti nucleari e la leadership militare di Teheran il 13 giugno 2025, diversi media controllati o affiliati allo Stato iraniano hanno iniziato a diffondere affermazioni false, cercando di far apparire l’attacco israeliano come un fallimento e la risposta iraniana come un successo.

Ad oggi, il team internazionale di analisti di NewsGuard ha individuato 16 affermazioni false circolate sui social network e 51 siti che le hanno diffuse. Tra queste ci sono immagini e foto generate con l’intelligenza artificiale che mostrano presunte scene di distruzioni di massa a Tel Aviv, oltre a informazioni false sulla presunta cattura di piloti israeliani e altri membri del personale militare israeliano.

Tra le fonti che diffondono queste informazioni false vi sono canali Telegram legati all’esercito iraniano, oltre ai media ufficiali iraniani che fanno capo all’Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB), un’azienda statale iraniana sottoposta a sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Per saperne di più su queste fonti, puoi consultare le schede informative di NewsGuard su alcune di queste testate, tra cui l’Islamic Republic News Agency e Mehr News.

L’Iran utilizza una strategia a più livelli per diffondere, amplificare e far circolare narrazioni false o fuorvianti in tutto il mondo, servendosi di fonti ufficiali statali, di siti e account anonimi e di influencer per veicolare propaganda a sostegno degli interessi di Teheran e a sfavore dei suoi avversari. I siti finanziati e gestiti dall’Iran sfruttano piattaforme digitali come YouTube, Facebook, Twitter, Telegram e TikTok per diffondere queste narrazioni false.

Gli analisti di NewsGuard, esperti nel monitoraggio dei media statali e con una solida conoscenza delle lingue rilevanti, monitorano costantemente l’ambiente informativo in diverse aree del mondo, analizzando come le informazioni false ad alto rischio emergano, si diffondano e mettano a rischio le democrazie.

Ricercatori, piattaforme, inserzionisti, agenzie governative o altre istituzioni interessate ad avere l’elenco completo dei domini o dettagli sulle Identità Digitali delle Notizie False (False Claims Fingerprints) relative alla guerra tra Israele e Iran possono contattarci qui. NewsGuard pubblica inoltre aggiornamenti sui principali trend e affermazioni false riguardanti la guerra nei suoi briefing su Russia, Iran e Cina e nella sua newsletter Reality Check su Substack. Queste affermazioni false sono incluse nel flusso dati FAILSafe, che impedisce l’infiltrazione di informazioni false di origine iraniana, russa e cinese nei modelli di intelligenza artificiale.

Di seguito una selezione di alcune delle narrazioni false emerse dal monitoraggio in corso, accompagnate dai relativi debunking:

BUFALA: L’Iran ha abbattuto dei caccia F-35 israeliani e catturato una pilota

Non esistono prove che l’Iran abbia abbattuto due caccia F-35 israeliani nel giugno 2025, né che abbia catturato una pilota israeliana, come invece affermano i media statali iraniani. La narrazione falsa è stata smentita dalle autorità israeliane e si basa su immagini non pertinenti o false.

Come presunte prove, le fonti che sostengono questa narrazione hanno diffuso due fotografie: una che mostrerebbe i rottami di un caccia F-35 abbattuto e un’altra che raffigurerebbe la pilota catturata, identificata come “Sarah Ahronot”.

Tuttavia, il colonnello Avichay Adraee, portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha dichiarato ai media: “Queste notizie diffuse dai media iraniani sono totalmente prive di fondamento”. Il giornalista di BBC Verify, Shayan Sardarizadeh, ha sottolineato su X che l’ala, il motore e la fusoliera visibili nell’immagine non corrispondono a quelle di un vero F-35.

Inoltre, NewsGuard ha condotto una ricerca inversa sulla presunta immagine di “Sarah Ahronot” e ha scoperto che la foto risale al dicembre 2021 e ritrae in realtà una tenente della Marina cilena, Daniela Figueroa Scholz.

BUFALA: Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è fuggito in Grecia

Fonti iraniane, tra cui l’agenzia di stampa statale Islamic Republic News Agency, hanno falsamente affermato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sia fuggito in Grecia, presentando il gesto come un atto di codardia in vista della prevista ritorsione iraniana.

A sostegno di questa affermazione, è stata citata una mappa di volo che mostrerebbe l’aereo ufficiale di Netanyahu in viaggio da Israele verso la Grecia il 13 giugno.

In realtà, secondo quanto riportato da diverse testate, l’unico passeggero a bordo era l’ambasciatore israeliano in Grecia, Noam Katz, dopo che il traffico aereo commerciale in Israele era stato sospeso. Netanyahu è stato fotografato in una riunione del gabinetto di sicurezza a Gerusalemme il 13 giugno, e secondo fonti locali ha incontrato di nuovo il suo gabinetto di sicurezza il 14 giugno in un bunker sotterraneo.

 

BUFALA: Il comandante della marina israeliana David Saar Salama è stato ucciso in un attacco aereo iraniano nel giugno 2025

Non ci sono prove che il comandante della marina israeliana David Saar Salama sia stato ucciso in un attacco aereo iraniano il 13 giugno 2025, come sostenuto da alcuni siti filo-iraniani e da alcuni utenti sui social network.

Il giorno in cui l’Iran ha lanciato i suoi primi attacchi aerei contro Israele, media e utenti filo-iraniani hanno cominciato a diffondere la notizia che il comandante della marina israeliana, identificato come “Aluf David Salami”, fosse stato ucciso in seguito a un attacco iraniano mirato. I post in questione non fornivano fonti né prove a sostegno di questa affermazione. (Le fonti che hanno diffuso l’immagine di Salama, tra l’altro, ne hanno anche scritto erroneamente il cognome).

NewsGuard non ha trovato alcun riscontro da fonti giornalistiche affidabili che confermi la morte di Salama in un attacco iraniano al 17 giugno 2025, né risultano segnalati decessi tra altri alti funzionari del governo o dell’esercito israeliano.