19/05/2023

NewsGuard ha identificato 125 siti di notizie e informazioni generati dall’intelligenza artificiale e ha sviluppato dei parametri di classificazione per le “fonti di notizie e informazioni inaffidabili generate dall’intelligenza artificiale”

Il numero di siti inaffidabili generati dall’IA (“Unreliable AI-Generated Site” o “UAIN”) è aumentato del 155% in due settimane

 

(19 maggio 2023 – New York) In due settimane, il numero di siti di notizie e informazioni generati dall’intelligenza artificiale – e che operano con poca o nessuna supervisione umana – è più che raddoppiato, secondo un’analisi di NewsGuard. 

Ad oggi, NewsGuard ha identificato 125 siti interamente o prevalentemente generati da strumenti basati sull’IA. Solo due settimane fa questi siti erano 49, il che suggerisce che questa tecnologia innovativa viene utilizzata in modo sempre più pervasivo per produrre siti di notizie e informazioni di bassa qualità. Per tali siti, la principale opportunità di guadagno consiste nell’attrarre pubblicità programmatica dai grandi marchi occidentali, che finiscono per foraggiarli, seppur involontariamente, attraverso i loro investimenti pubblicitari.

Poiché il numero di ‘content farm’ generate dall’intelligenza artificiale continua ad aumentare, NewsGuard annuncia oggi i parametri per definire i siti “UAIN”, ovvero i siti inaffidabili di notizie generati dall’intelligenza artificiale (”Unreliable AI-Generated Site”).

Questo genere di siti, secondo la classificazione di NewsGuard, devono soddisfare tutti e quattro questi criteri:

  1. Esistono prove inconfutabili che una parte sostanziale dei contenuti del sito è prodotta dall’IA.
  2. Ci sono prove certe che i contenuti vengono pubblicati senza una significativa supervisione umana. Ad esempio, numerosi articoli contengono messaggi di errore o altre formule tipiche delle risposte dei chatbot, dimostrando dunque che il contenuto è stato prodotto da strumenti di IA senza un adeguato controllo. (È probabile che già oggi o in futuro molti siti di notizie si servano di strumenti di IA, ma a ciò uniscano anche un’efficace supervisione umana; questi siti non saranno considerati UAIN).
  3. Il modo in cui il sito si presenta potrebbe indurre il lettore medio a credere che i suoi contenuti siano prodotti da scrittori o giornalisti umani, perché ha un nome generico o innocuo, e l’aspetto o altri contenuti tipici dei siti di notizie e informazioni tradizionali.
  4. Il sito non rivela chiaramente che i suoi contenuti sono prodotti da IA.

Nel caso in cui gli analisti di NewsGuard sospettino di avere a che fare con un sito di questo tipo, come fanno ogni volta che una fonte non rispetta uno dei criteri di trasparenza e credibilità di NewsGuard, prima di pubblicare la valutazione chiederanno un commento ai proprietari del sito stesso, quando questi possono essere identificati o rintracciati.

 

A caccia di entrate pubblicitarie, con nomi generici e ora in dieci lingue

Proprio come le fonti identificate dalla precedente analisi di NewsGuard, anche i nuovi siti individuati hanno sfornato decine e talvolta centinaia di articoli clickbait e di scarsa qualità. Alcuni di questi articoli includono affermazioni false, tra cui bufale sulla morte di celebrità, eventi o fatti inventati e articoli che presentano notizie accadute in passato come se fossero recenti. Questi siti sono apparentemente progettati per massimizzare le entrate pubblicitarie programmatiche attraverso gli annunci inseriti da aziende di tecnologia pubblicitaria. I gestori di questi siti scelgono nomi generici come iBusiness Day, Ireland Top News e Daily Time Update, facendoli apparire come pubblicazioni giornalistiche create e gestite in modo tradizionale, che si occupano di vari argomenti tra cui politica, tecnologia, intrattenimento e viaggi. 

I 125 siti generati dall’intelligenza artificiale identificati da NewsGuard sono scritti in dieci lingue:  arabo, cinese, ceco, francese, indonesiano, inglese, olandese, portoghese, tagalog e thailandese.  

NewsGuard ha trovato sui siti stessi chiari indizi del fatto che i contenuti sono stati generati dall’IA, tra cui articoli che contengono messaggi di errore chiaramente generati dai chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Ad esempio, su questi siti si possono spesso trovare formule tipiche delle risposte generate dall’IA, tra cui “come modello di linguaggio IA”, “non posso completare questo compito” e “non ho accesso agli eventi attuali”. I siti sono generalmente gestiti in modo anonimo, pubblicano articoli privi di titoli e includono pagine relative alle informazioni generali e all’informativa sulla privacy che sembrano essere state prodotte tramite algoritmi. 

Come avvenuto con i siti individuati precedentemente da NewsGuard, anche in quelli appena identificati gli strumenti di intelligenza artificiale sono stati utilizzati per produrre affermazioni false o infondate sulla salute e sulla politica.

Ad esempio, il sito gestito in modo anonimo Medical Outline, che afferma che i suoi contenuti mirano a soddisfare “parametri di originalità, credibilità e veridicità”, ha pubblicato più di 50 articoli generati dall’IA che forniscono consigli medici, secondo quanto rilevato da NewsGuard. Molti articoli promuovono rimedi naturali per la salute non comprovati e potenzialmente dannosi, con titoli come “Il limone può curare l’allergia alla pelle?”, “Quali sono i 5 rimedi naturali per l’ADHD?” e “Come prevenire il cancro in modo naturale”.  

Questi risultati giungono a qualche giorno dall’udienza tenutasi il 16 maggio 2023 presso il Congresso degli Stati Uniti, in cui l’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, ha ammesso che una “significativa area di preoccupazione” è “la capacità generale di questi modelli di manipolare, persuadere e fornire una sorta di disinformazione interattiva basata sull’interazione uno-a-uno…”. OpenAI gestisce ChatGPT, uno tra i principali strumenti basati sull’intelligenza artificiale generativa.

“I consumatori di notizie si fidano sempre meno delle fonti di informazione, anche perché è diventato difficile distinguere una fonte generalmente affidabile da una fonte generalmente inaffidabile”, ha dichiarato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard. “Questa nuova ondata di siti creati dall’intelligenza artificiale renderà ancora più difficile per i consumatori sapere chi fornisce loro le notizie, abbassando ulteriormente il livello di fiducia”.

“Il settore della pubblicità programmatica, che per sua natura funziona in modo opaco, ha favorito questa nuova ondata di utilizzo dell’IA per aumentare le visualizzazioni delle pagine e attirare così introiti pubblicitari”, ha dichiarato Gordon Crovitz, co-CEO di NewsGuard. “I marchi, le agenzie pubblicitarie e le società di tecnologia pubblicitaria stanno ora finanziando involontariamente queste operazioni basate sull’IA, incoraggiando la creazione di siti che si spacciano per fonti di giornalismo affidabile”.

Nota: NewsGuard valuta tutti i siti di notizie e informazioni che rappresentano il 95% dell’engagement nei Paesi in cui opera. Gli analisti di NewsGuard valutano questi siti man mano che guadagnano engagement, e queste valutazioni sono poi disponibili per i consumatori di notizie attraverso l’estensione del browser NewsGuard; per i marchi, le agenzie pubblicitarie e le società di tecnologia pubblicitaria attraverso accordi di licenza che consentono di evitare che la pubblicità programmatica compaia su siti che ottengono valutazioni basse di affidabilità.

 

Informazioni su NewsGuard

Lanciato nel marzo 2018 dall’imprenditore dei media e pluripremiato giornalista Steven Brill e dall’ex editore del Wall Street Journal Gordon Crovitz, NewsGuard fornisce valutazioni di credibilità e dettagliate schede informative per migliaia di siti di notizie e informazioni. NewsGuard valuta tutti i siti di notizie e informazioni che rappresentano il 95% del traffico online negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, Germania, Francia, Austria, Italia e ora anche in Australia e Nuova Zelanda. I prodotti di NewsGuard includono NewsGuard, NewsGuard for Advertisers, che aiuta gli operatori del marketing preoccupati per la sicurezza del loro marchio, e i Misinformation Fingerprints, un catalogo delle principali narrazioni false che circolano online.

Nel febbraio 2023, l’azienda ha lanciato NewsGuard for AI, che fornisce gli strumenti principali per addestrare i modelli di intelligenza artificiale generativa a evitare di diffondere informazioni errate. I modelli generativi di IA, come Microsoft Bing Chat, utilizzano i Misinformation Fingerprints per riconoscere ed evitare di diffondere le principali narrazioni false online e si basano sulle valutazioni di NewsGuard per distinguere tra fonti di notizie e informazioni generalmente affidabili e fonti non attendibili, in modo che le macchine possano essere addestrate a trattare queste fonti in modo diverso.

Nel 2022, NewsGuard for Advertising ha cominciato a includere valutazioni di programmi e reti televisive di notizie e informazioni, utilizzando criteri simili a quelli usati per i siti, ma adattati al video. Le valutazioni televisive di NewsGuard sono le prime ad andare oltre le valutazioni iniziali dei siti. Nel maggio 2023, NewsGuard ha annunciato negli Stati Uniti che stava analizzando anche i podcast che si occupano di notizie e informazione, collaborando con tre delle maggiori piattaforme audio. Questo progetto aiuterà gli inserzionisti ad avere fiducia nel supportare podcast valutati come affidabili. Le valutazioni per la programmazione di notizie CTV e OTT e per i podcast di notizie e informazioni saranno disponibili su licenza nel 2023.

Le valutazioni di NewsGuard sono realizzate da giornalisti qualificati sulla base di criteri apolitici del giornalismo.

Le valutazioni e le schede informative di NewsGuard sono concesse in licenza a browser, aggregatori di notizie, istituti di formazione, social network e piattaforme di ricerca, che in questo modo possono renderle accessibili agli utenti. Gli utenti possono accedere alle valutazioni dei siti di NewsGuard anche acquistando un abbonamento a NewsGuard, che costa 6,95 dollari australiani, 6,95 dollari neozelandesi, 4,95 dollari statunitensi, 4,95 euro o 4,95 sterline al mese e include l’accesso all’estensione del browser di NewsGuard per Chrome, Safari e Firefox e alla sua applicazione mobile per iOS e Android. L’estensione è disponibile gratuitamente sul browser Edge di Microsoft grazie a un accordo di licenza con Microsoft. Centinaia di biblioteche pubbliche in tutto il mondo ricevono l’accesso gratuito all’estensione del browser di NewsGuard sui loro computer ad accesso pubblico per dare ai loro clienti un contesto più ampio sulle notizie che incontrano online. Per ulteriori informazioni, ad esempio su come scaricare l’estensione del browser e per approfondire il processo di valutazione, visitate il sito newsguardtech.com/it.