Questa misurazione è la prima nel suo genere e mira a quantificare nel tempo l’efficacia di questo continuo attacco alla realtà. A partire da questo mese, il Reality Gap Index monitorerà la percentuale di cittadini statunitensi che credono ad almeno una delle tre principali affermazioni false. Questi report forniranno informazioni su come le bufale — comprese quelle generate dall’intelligenza artificiale, come audio, immagini e video falsi — e le operazioni di disinformazione condotte da Russia, Cina e Iran riescano a fuorviare l’opinione pubblica statunitense. L’analisi valuterà inoltre l’efficacia o l’inefficacia delle contromisure, come le iniziative di fact-checking o le protezioni implementate nei sistemi di intelligenza artificiale generativa, dei social network o di altre piattaforme nel segnalare agli utenti quando vengono esposti ad affermazioni false.
Per condurre l’indagine, NewsGuard e YouGov hanno presentato a un campione rappresentativo a livello nazionale di 1.000 cittadini statunitensi tre affermazioni false che avevano ottenuto ampia diffusione online. Ai partecipanti è stato chiesto se ritenevano ciascuna affermazione vera, falsa o se non ne erano sicuri.
Queste affermazioni false sono state selezionate dal database di NewsGuard Identità Digitali delle Notizie False, o False Claim Fingerprints, un archivio di dati continuamente aggiornati sulle narrazioni dimostrabilmente false che stanno guadagnando popolarità online. La selezione si è concentrata su bufale ad alto impatto, cioè quelle caratterizzate da ampia diffusione e rischio elevato.
Metodologia
Nel giugno 2025, NewsGuard ha commissionato uno studio a YouGov, coinvolgendo un campione rappresentativo a livello nazionale di 1.000 cittadini statunitensi di età superiore ai 18 anni. Il sondaggio è stato condotto online e ha proposto agli intervistati tre affermazioni false diffuse in rete. A ciascuna affermazione, i partecipanti dovevano rispondere “Vera”, “Falsa” o “Non so”.
Dopo aver completato il sondaggio, agli intervistati sono state fornite informazioni corrette per smentire ciascuna affermazione, al fine di evitare che l’indagine contribuisse involontariamente alla diffusione di notizie false.