Misinformation Monitor: Gennaio 2021

Una nuova edizione del Misinformation Monitor di NewsGuard, una newsletter sulla misinformazione con dati esclusivi provenienti da cinque paesi.
A cura di Virginia Padovese
Con la collaborazione di Marie Richter, Chine Labbe, Gabby Deutch
, e Bron Maher


The big story… Notizie false sull’assalto a Capitol Hill e sull’inaugurazione della presidenza Biden hanno trovato spazio anche in Europa

Dopo il violento assalto al Campidoglio degli Stati Uniti un paio di settimane prima dell’insediamento del neo-presidente Joe Biden, la misinformazione su ciò che è accaduto durante la rivolta si è fatta strada anche oltreoceano. Diversi siti europei che in passato avevano già dato spazio alle teorie del complotto di QAnon e a informazioni false sulle elezioni presidenziali, hanno pubblicato misinformazione sull’attacco a Capitol Hill, sostenendo che in realtà sarebbe stata la sinistra il vero motore delle violenze.

In dettaglio: Le affermazioni che antifa, una coalizione di attivisti di sinistra, fosse il vero responsabile delle violenze si sono diffuse rapidamente su siti e profili di social media europei, nonostante la fonte che ha pubblicato per prima queste informazioni abbia successivamente ritrattato tale affermazione.

  • DataBaseItalia.it, un sito italiano che in passato ha pubblicato diverse teorie del complotto di QAnon, ha scritto che il generale Thomas McInerney “ha confermato che sono stati i terroristi interni di Antifa e non i sostenitori di Trump a precipitarsi nella capitale, fare irruzione e cercare di incitare una rivolta”. Il sito MaurizioBlondet.it ha pubblicato dei video della rivolta ripresi da Twitter commentando: “Irruzione in Campidoglio di Antifa spaccatutto che si fingono ‘patriots’. Non molto convincenti”.
  • Il 7 gennaio il sito francese di estrema destra RiposteLaique.com ha affermato che la manifestazione era “innocua”, e che le violenze erano state perpetrate da membri di antifa che si spacciavano per sostenitori di Trump. “In realtà sono state le milizie antifasciste che si sono infiltrate alla manifestazione, e le prove stanno iniziando ad accumularsi”, si legge nel sito.
  • In Germania, il sito EpochTimes.de ha ripubblicato un articolo del Washington Times che affermava che XRVision, azienda che opera nel settore del riconoscimento facciale, aveva rilevato membri di antifa al Campidoglio. XRVision ha smentito tali affermazioni e l’articolo del Washington Times è stato successivamente corretto. Anche Epoch Times ha in seguito pubblicato la correzione del Washington Times scusandosi con i suoi lettori, ma il suo articolo, stando ai dati di CrowdTangle, aveva già raggiunto quasi 900.000 utenti su Facebook e Twitter.
  • Nel Regno Unito, anche il sito del complottista David Icke ha ripubblicato l’articolo del Washington Times. A differenza di quello del Washington Times, l’articolo sul sito di Icke rimane tuttora senza alcuna correzione.

In Francia, alcuni siti inaffidabili hanno visto in questi eventi l’inizio di una cosiddetta “Primavera americana” – riprendendo il concetto della Primavera araba – e hanno parlato di una possibile futura rivoluzione popolare violenta in Europa simile a quella statunitense.

  • Il 7 gennaio, il sito di estrema destra Breizh-Info.com, ha scritto: “Stiamo andando verso una primavera americana? Sembra che l’evento storico di ieri sera abbia rivelato due Americhe che non vogliono / non possono più vivere insieme. È un assaggio di ciò che succederà in Europa tra qualche anno?”.
  • Tre giorni dopo, il sito Dreuz.info si è chiesto se l’invasione del Campidoglio possa essere il primo atto di una rivoluzione in divenire. “Cosa succede quando il processo democratico non funziona più? … L’impossibilità di esprimersi attraverso il voto porta necessariamente alla guerra civile, e l’assalto alla Capitale è il primo atto”, si legge sul sito.

Nei giorni e nelle ore precedenti il giuramento del presidente Biden, e anche subito dopo l’evento, la misinformazione sulle elezioni e sull’insediamento alla Casa Bianca ha continuato a circolare.

  • Il sito italiano UnUniverso.blog ha pubblicato un articolo in cui si sosteneva che Joe Biden fosse stato arrestato e che la cerimonia non avrebbe avuto luogo. “Rimarrà in custodia federale fino ad un’udienza di detenzione che si terrà venerdì”, si legge nell’articolo. A meno di una settimana dalla data del giuramento, il blogger italiano Cesare Sacchetti, autore del sito LaCrunaDellAgo.net, ha twittato che “l’esercito [degli Stati Uniti] è ancora fedele a Trump”, lasciando intendere che l’esercito sarebbe rimasto dalla parte di Trump anche dopo l’insediamento di Biden. Le affermazioni di Sacchetti facevano riferimento a un articolo del sito complottista statunitense RealRawNews.com, che affermava falsamente che il comandante del Corpo dei Marines degli Stati Uniti aveva accusato la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi di “tradimento”.
  • Il giorno dell’inaugurazione, il sito tedesco EpochTimes.de ha pubblicato un articolo in cui si afferma che “una revisione delle elezioni è ancora lontana dall’essere completata” e che c’è stata “un’interferenza sulle elezioni dall’Italia”. In realtà, la legittimità dei risultati delle elezioni statunitensi era già stata confermata dai governatori e dai segretari di stato di tutti i 50 stati degli Stati Uniti, nonché dai funzionari federali e dal Collegio elettorale.
  • Poche ore prima che Joe Biden prestasse giuramento come presidente, un autore del sito francese Dreuz.info ha scritto: “Non starò a guardare la cerimonia. Sarà un’orrenda finzione … Tutte le istituzioni del Paese hanno fallito”. Il giorno stesso dell’inaugurazione, il sito francese di QAnon QActus.fr l’ha definita “un’illusione”.

Perché dovremmo preoccuparcene: Atti di violenza alimentati dalla misinformazione online potrebbe benissimo verificarsi anche in Europa. Come abbiamo visto, alcuni noti siti francesi di misinformazione ne hanno già parlato. In Germania, alcuni commentatori delle rivolte del Campidoglio hanno ripreso gli eventi di Berlino dell’agosto 2020, quando centinaia di persone che protestavano contro le misure anti COVID-19 del governo tedesco hanno tentato di prendere d’assalto il Reichstag e sono stati bloccati dalla polizia. Prima della protesta, gli attivisti di destra avevano utilizzato app di messaggistica e social media per diffondere informazioni false sul fatto che soldati statunitensi e russi fossero a Berlino per aiutare i rivoltosi a rovesciare il governo tedesco. Durante la protesta si diceva che anche l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump fosse in città.


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Qualche settimana prima del giuramento del presidente Biden spunta una nuova teoria: #ItalyDidIt

All’inizio di questo mese nuove affermazioni false sulle elezioni presidenziali statunitensi sono state ampiamente condivise sui social media, con gli hashtag #ItalyDidIt e #ItalyGate.

Secondo queste teorie, un esperto di sicurezza online che lavorava per l’azienda italiana Leonardo Spa, avrebbe orchestrato un’operazione illegale per modificare il conteggio dei voti durante le elezioni statunitensi del 2020.

Un’affermazione simile, basata sul contenuto di un video di 52 minuti in cui Maria Strollo Zack – presidente di Nations in Action, un’organizzazione che afferma di essere dedita alla difesa delle famiglie – ha dichiarato, senza fornire alcuna prova, che i voti sono stati spostati da Trump a Biden presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. Secondo le affermazioni infondate di Zack, l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e l’ex primo ministro italiano Matteo Renzi sarebbero coinvolti nel complotto per truccare le elezioni.

Il 7 gennaio 2021 l’account statunitense creato solo qualche mese prima e con già oltre 39.000 follower BlueSky Report ha pubblicato un tweet nel quale affermava: “L’Italia ha interferito nelle elezioni americane. Diamo prima un’occhiata ai possibili giocatori coinvolti. Obama e l’ex premier italiano Renzi. La storia si sta sviluppando”. Il tweet è stato ritwittato più di 6.000 volte.

  • Il giornalista italiano Cesare Sacchetti, autore del blog LaCrunaDellAgo.net che ha pubblicato in passato teorie del complotto di QAnon, ha scritto un articolo sull’ItalyGate, concludendo: “Se si vuole trovare la chiave di questo elaborato golpe internazionale, occorre guardare necessariamente a Roma”.
  • In un articolo intitolato “Elezioni US: Tutte le strade portano a Roma” anche il sito francese Geopolintel.fr ha promosso l’affermazione secondo cui la frode elettorale statunitense sarebbe stata orchestrata da Barack Obama e Matteo Renzi.
  • In Germania EpochTimes.de ha promosso la stessa teoria parlando di “interferenza sulle elezioni dall’Italia”. Un articolo pubblicato il giorno stesso dell’inaugurazione ha continuato a sostenere quest’idea, anche dopo che Trump aveva lasciato la Casa Bianca.
  • Diversi siti statunitensi di misinformazione hanno avanzato le teorie di #ItalyDidIt – ma, curiosamente, il super-diffusore di misinformazione TheGatewayPundit.com, che ha pubblicato centinaia di articoli su presunte frodi elettorali statunitensi, è stato scettico sulla questione, scrivendo: “Presunte interferenze italiane sulle elezioni 2020 non reggono”.

Perché dovremmo preoccuparcene: L’Italia non è il primo paese europeo a essere preso di mira come responsabile di presunte frodi nel processo elettorale statunitense. In novembre e in dicembre, un’informazione falsa circolata online affermava che le prove delle frodi elettorali erano conservate sui server di una società spagnola sequestrati dalle forze armate statunitensi a Francoforte. I misinformatori statunitensi ora sembrano avere un pubblico europeo pronto a cogliere l’opportunità di diffondere notizie false, anche quando queste riguardano il loro stesso paese.


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