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I video violenti che celebrano Hamas ottengono milioni di visualizzazioni, nonostante i divieti imposti dalle piattaforme social

Video prodotti dal gruppo militante palestinese Hamas che contengono scene di violenza sono stati visualizzati milioni di volte su TikTok, X e Facebook, secondo l’analisi di NewsGuard.

A cura di McKenzie Sadeghi | Pubblicato il 26 ottobre 2023

Secondo l’analisi di NewsGuard, TikTok, Facebook e X sono inondati di video di propaganda con scene violente e crude che celebrano le Brigate al-Qassam, il braccio armato del gruppo militante palestinese Hamas, nonostante i giganti della tecnologia abbiano dichiarato di aver posto un freno alla diffusione di questo tipo di contenuti.

Da quando Hamas – che è considerato un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea – ha lanciato il suo attacco contro Israele il 7 ottobre 2023, il gruppo ha alacremente portato avanti la sua strategia di comunicazione su Telegram disseminando la piattaforma di video violenti girati in prima persona, tra cui filmati in stile body cam di cadaveri che giacciono in un edificio assaltato e video che mostrano un soldato in una pozza di sangue o soldati israeliani che vengono trascinati per strada. Questi video hanno cominciato a circolare anche al di fuori di Telegram e si stanno rapidamente diffondendo su TikTok, sulle piattaforme di proprietà di Meta, tra cui Facebook, e su X (ex Twitter), nonostante le policy di questi social network vietino tali contenuti.

In un comunicato del 13 ottobre 2023, Meta ha dichiarato che “Hamas è bandito dalle nostre piattaforme e rimuoviamo i contenuti che ne tessono le lodi e lo supportano in modo sostanziale quando ne veniamo a conoscenza”. La policy di X sulle “Entità violente e cariche di odio” dice che gli utenti non possono “affiliarsi a entità violente e cariche di odio, né promuoverne le attività“. TikTok, di proprietà del conglomerato cinese ByteDance, ha dichiarato in un comunicato del 14 ottobre 2023 di avere “una politica di tolleranza zero per i contenuti che inneggiano a organizzazioni e individui violenti”, tra cui lo stesso Hamas, come ha spiegato a NewsGuard un portavoce dell’azienda.

Ciononostante, NewsGuard ha identificato 337 post su TikTok, Facebook e X contenenti filmati crudi e violenti delle Brigate al-Qassam che complessivamente hanno ottenuto 3,61 milioni di visualizzazioni tra il 7 e il 20 ottobre 2023. Tutti i post identificati da NewsGuard sostengono Hamas e sono accompagnati da video originariamente pubblicati sul canale ufficiale del gruppo su Telegram con le icone e i loghi dell’organizzazione. Su nessuno dei post sono state aggiunte dalle piattaforme delle avvertenze sulla presenza di scene di violenza.

Un video di propaganda circolato su TikTok (a sinistra), Facebook (al centro) e X (a destra), che mostra i militanti di Hamas che si esercitano in vista degli attacchi contro Israele. (Screenshot di NewsGuard)

I video identificati da NewsGuard mostrano veri e propri atti di terrorismo: in una clip, ad esempio, si vedono dei militanti che prendono a calci un cadavere in una pozza di sangue e lo fotografano, un militante di Hamas che calpesta il volto di quello che sembra essere un soldato israeliano e lo prende in ostaggio, combattenti camuffati che imbracciano fucili e spingono un bambino che piange in un passeggino all’interno di quella che parrebbe essere una casa israeliana saccheggiata, e altri militanti che trascinano dei soldati su una strada sterrata tenendoli per i giubbotti.

I risultati di questo report giungono qualche giorno dopo l’apertura di un’inchiesta da parte dell’Unione Europea su X, TikTok e Meta in merito alle risposte messe in campo dalle aziende per far fronte alla disinformazione e ai filmati terroristici violenti sulla guerra tra Israele e Hamas. La circolazione di questi video, secondo i funzionari europei, potrebbe essere illegale sulla base della normativa dell’UE sulla diffusione di questo genere di contenuti. Anche i legislatori statunitensi hanno chiesto ai giganti della tecnologia di rivelare i dettagli delle iniziative di moderazione dei contenuti adottate in risposta alla guerra. 

I video identificati da NewsGuard sulle principali piattaforme hanno generato centinaia di migliaia di visualizzazioni. Ad esempio, il video di un militante di Hamas che calpesta il volto di un soldato ha ottenuto 316.000 visualizzazioni su X, 123.000 visualizzazioni su TikTok e 19.000 visualizzazioni su Facebook in 13 giorni. Il video è stato spesso postato insieme a didascalie in arabo e in inglese che esprimono supporto alle azioni dei militanti, come “Al-Qassam è l’orgoglio della Palestina”.

Il video prodotto da Hamas in cui si vedono alcuni militanti che trascinano dei soldati israeliani su una strada tenendoli per i giubbotti e poi un soldato morto che giace in una pozza di sangue è stato condiviso su tutte e tre le piattaforme in 24 post che insieme hanno ottenuto 329.170 visualizzazioni. Un altro video mostra tre uomini in ostaggio tenuti sotto tiro da Hamas.

Altri video erano meno violenti, e sembrerebbero avere come obiettivo quello di dipingere il gruppo militante come “premuroso”. Ad esempio, in uno dei video identificati da NewsGuard, vengono mostrati alcuni militanti di Hamas armati che trasportano dei bambini all’interno di una casa israeliana sottoposta a un’incursione. Il video ha generato 42.000 visualizzazioni su TikTok, 5.600 visualizzazioni su Facebook e 29.500 visualizzazioni su X. Nel video si vede un uomo che chiede a quello che sembra essere un bambino israeliano di “dire ‘bismillah'”, che si traduce come “in nome di Allah”, indicazione alla quale il bimbo obbedisce.

“Combattenti Qassam che si prendono cura dei figli dei soldati israeliani… Condividete questo video per svelare la realtà dell’occupazione israeliana e sfatare la propaganda dei media occidentali”, ha commentato un utente di TikTok in inglese. Un utente di X in lingua inglese ha aggiunto al video dei sottotitoli che affermavano: “Questi sono [i militanti di] Hamas. Si prendono cura dei bambini di Israele mentre Israele uccide i nostri figli”.

NewsGuard ha inoltre scoperto che, mentre cercando il termine “Brigate al-Qassam” su TikTok in inglese appare un messaggio che afferma “Questa frase può essere associata a comportamenti o contenuti che violano le nostre linee guida”, una ricerca del nome del gruppo in arabo ha prodotto centinaia di video. (L’avviso è apparso nel corso della ricerca, ma non era incluso nei video). Molti dei video di TikTok considerati in questa analisi erano accompagnati dall’hashtag #AlAqsaFlood, con cui Hamas chiama i suoi attacchi contro Israele. L’hashtag ha accumulato 392 milioni di visualizzazioni in arabo e 26 milioni in inglese su TikTok al 24 ottobre 2023.

Mentre la ricerca di "al-Qassam Brigades" in inglese su TikTok porta alle Linee guida della comunità della piattaforma (a sinistra), digitando la stessa espressione in arabo (a destra) appare una pagina che mostra dei contenuti correlati. (Screenshot di NewsGuard)

Non è la prima volta che le piattaforme finiscono sotto esame per la gestione di contenuti bellici violenti. Nel novembre 2022, NewsGuard ha identificato 160 video di TikTok che erano stati visualizzati un miliardo di volte e che esaltavano atti di violenza compiuti dal gruppo mercenario russo Wagner. 

In risposta a un’email di NewsGuard dell’ottobre 2023, in cui si chiedeva un commento sulla presenza di video violenti prodotti da Hamas su X, NewsGuard ha ricevuto la seguente risposta automatica dall’ufficio stampa della azienda: “Al momento siamo occupati, si prega di controllare più tardi”. Un portavoce di Meta ha risposto richiedendo l’elenco dei video di Hamas identificati da NewsGuard e ha rimandato alla nota diffusa dall’azienda il 13 ottobre 2023 che illustra i suoi sforzi nella gestione dei contenuti violenti legati alla guerra. TikTok ha cancellato quattro dei video segnalati da NewsGuard e ha chiesto un elenco di tutte le clip di Hamas trovate nel corso di questa indagine. Il portavoce ha poi rimandato NewsGuard alla dichiarazione rilasciata dalla piattaforma il 15 ottobre 2023, che ha descritto le sue “costanti azioni” per “proteggere la comunità di TikTok durante la guerra tra Israele e Hamas”.

I risultati di questa analisi sono stati originariamente inclusi nel Misinformation Risk Briefing riservato ai clienti di NewsGuard.