Misinformation Monitor: Novembre 2020

Una nuova edizione del Misinformation Monitor di NewsGuard, una newsletter sulla misinformazione con dati esclusivi provenienti da cinque paesi.
A cura di Gabby Deutch e Chine Labbe
Con la collaborazione di Virginia Padovese, Marie Richter, Bron Maher e Kendrick McDonald


The big story… Quasi due terzi dei siti che hanno pubblicato misinformazione sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti avevano in precedenza pubblicato misinformazione anche sul COVID-19

Un recente articolo di Freedom.news, dominio della rete di Natural News, che afferma che il voto per corrispondenza e il COVID-19 fanno parte di un grande complotto per truccare le elezioni presidenziali statunitensi. (Freedom.news/NewsGuard)

Dei 134 siti (in italiano, inglese, francese e tedesco) individuati da NewsGuard per aver pubblicato misinformazione sulle elezioni in USA, 84 – ovvero il 63% – hanno anche pubblicato informazioni false sulla pandemia di coronavirus. Questo è preoccupante, ma era anche prevedibile, perché la maggior parte di questi siti aveva già pubblicato teorie del complotto e informazioni false in passato, ben prima delle elezioni statunitensi, e ben prima dello scoppio della pandemia.

In dettaglio: Alcuni dei siti presenti nell’elenco sono ormai ben noti per la pubblicazione di teorie del complotto su diversi argomenti.

  • Per esempio, il sito web di David Icke, l’ex calciatore britannico noto per aver affermato che il mondo è controllato dai rettiliani, continua ad abbracciare nuove teorie complottiste. Attualmente nella homepage del sito si legge: “Non c’è alcun virus”. Icke ha anche promosso la teoria, smentita, secondo cui un programma software chiamato Scorecard avrebbe alterato i voti per assegnare la vittoria delle elezioni al candidato democratico Joe Biden.
  •  I siti della rete di NaturalNews.com, ovvero centinaia di domini che pubblicano informazioni su salute e medicina, ma con nomi ingannevoli come FactCheck.news e WhiteHouse.news, hanno pubblicato informazioni false sulla pandemia di coronavirus e sui potenziali vaccini contro il COVID-19, addirittura mesi prima che Pfizer e Moderna annunciassero i loro vaccini. Molti di questi siti si sono occupati anche delle elezioni statunitensi, promuovendo diverse teorie del complotto e affermazioni false sull’esistenza di frodi elettorali, per nessuna delle quali vengono fornite delle prove.

Il network è stato bloccato da Facebook e Twitter, e ha quindi utilizzato una vasta rete di domini alternativi per aggirare la censura, condividendo i contenuti di NaturalNews pubblicati su altri domini, come ClearNewsWire.com e DistributedNews.com.

Queste affermazioni false raggiungono effettivamente gli utenti? Sì e no. Molti dei siti che hanno pubblicato misinformazione sia sul COVID-19 che sulle elezioni presidenziali hanno registrato un calo in termini di engagement (ovvero like, condivisioni e commenti su Facebook e Twitter) rispetto al picco raggiunto in marzo e aprile, quando il coronavirus si stava diffondendo rapidamente sia Stati Uniti che in Europa. Gli utenti del web trascorrevano più tempo a leggere le notizie online per tenersi aggiornati sul virus – e per molti di loro ciò significava più tempo per trovare e leggere teorie del complotto.

  • MadWorldNews.com, per esempio, è un sito di notizie conservatore che in primavera ha pubblicato numerose teorie del complotto sul coronavirus, incluso il fatto che Bill Gates avesse in programma il tracciamento delle persone che si sarebbero vaccinate contro il COVID-19. Il sito ha anche diffuso numerose informazioni false sul conteggio dei voti delle elezioni statunitensi, ma l’engagement medio giornaliero in ottobre e novembre è stato inferiore del 68% rispetto a quello di marzo e aprile (dati di NewsWhip).
  • CharismaNews.com, un sito web che si rivolge ai cristiani pentecostali, ha promosso false cure per sconfiggere il COVID-19, tra cui l’uso dell’argento colloidale, contro il quale la FDA ha ripetutamente messo in guardia. Recentemente il sito ha pubblicato informazioni false sulle elezioni, affermando che sono state truccate a favore di Joe Biden. L’engagement giornaliero di Charisma News è diminuito di oltre il 50% rispetto a marzo-aprile.

Per alcuni dei siti politici più letti considerati generalmente inaffidabili da NewsGuard che hanno pubblicato informazioni false sulle elezioni, l’engagement è invece salito alle stelle nelle ultime settimane.

  • TheGatewayPundit.com, uno dei più noti siti che pubblicano teorie del complotto a sostegno delle politiche conservatrici della destra, ha pubblicato molte delle bufale più diffuse sulle elezioni statunitensi. Gateway Pundit ha falsamente affermato che i Democratici hanno rubato le elezioni attraverso schede truccate per corrispondenza, voti espressi illegalmente in nome di persone morte, conteggi segreti nel mezzo della notte, e altro ancora. TheGatewayPundit.com ha anche promosso false cure contro il COVID-19, ma le teorie del complotto pubblicate dal sito riguardano soprattutto la sfera politica. Nelle settimane appena prima e dopo le elezioni l’engagement del sito è aumentato dell’81% rispetto alla primavera del 2020, quando l’interesse degli utenti per le informazioni sul coronavirus aveva raggiunto il suo massimo.

Perché dovremmo preoccuparcene: È difficile capire se gli sforzi compiuti dai motori di ricerca e dalle piattaforme dei social media per limitare la portata della misinformazione stiano funzionando. Alcuni noti siti complottisti hanno visto diminuire il loro engagement sui social media da quando è emerso per la prima volta il coronavirus; altri l’hanno visto aumentare, diffondendo la loro pericolosa misinformazione – su COVID-19, le elezioni e altro – a un numero ancora maggiore di persone. In ogni caso, le decine di siti che hanno pubblicato informazioni false sui due argomenti più seguiti dell’anno non si fermeranno presto.


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Nel frattempo, in Europa…

La misinformazione sulle elezioni statunitensi arriva oltreoceano

Il sito in lingua francese Patriote.info afferma che “è fuori discussione un’enorme frode a favore dei democratici”. (Patriote.info/NewsGuard)

Qualche mese fa NewsGuard ha pubblicato uno studio spiegando come le teorie del complotto di QAnon, anche se incentrate prevalentemente sugli Stati Uniti, si stessero diffondendo in Europa. Lo stesso si sta verificando adesso: informazioni false molto dettagliate sulle elezioni presidenziali hanno trovato un pubblico ricettivo in Europa. Fino ad ora, più di 41 siti in francese, italiano e tedesco (oltre a due siti con sede nel Regno Unito) hanno pubblicato misinformazione sulle elezioni americane del 2020.

Le teorie sui brogli elettorali hanno raggiunto grande popolarità in Europa, in particolare l’idea che i Democratici e Joe Biden abbiano manipolato il processo di conteggio dei voti per rubare la vittoria al candidato repubblicano Donald Trump.

In dettaglio:  Molte delle informazioni false sulle elezioni statunitensi che si sono diffuse in Europa erano mirate a mettere in discussione i risultati elettorali o a diffondere la falsa narrativa secondo cui i conteggi fossero il risultato di brogli.

  • Il sito britannico Politicalite.com ha affermato che sei stati degli Stati Uniti “vogliono rubare le elezioni con i voti postali”, basandosi sull’informazione falsa secondo cui il conteggio delle schede postali dopo il giorno delle elezioni è una pratica illegale.
  • RiposteLaique.com, un sito complottista di estrema destra in lingua francese, ha affermato che la presunta frode nelle elezioni statunitensi è simile alle azioni avvenute sotto i “regimi dell’America Latina”, riferendosi specificamente a Hugo Chavez e Nicolas Maduro, l’ex e l’attuale leader del Venezuela.

Racconti di casi specifici e dettagliati di presunte frodi nella complessità del sistema elettorale americano hanno trovato spazio su siti europei considerati non affidabili da NewsGuard. Questi siti non hanno evitato di esplorare – anche se in modo purtroppo impreciso – le complessità del sistema elettorale americano.

  • Il sito in lingua francese Patriote.info ha condiviso la foto di un uomo che trasportava un’urna elettorale sulla sua auto come prova di “brogli in atto”, quando in realtà si trattava della foto di una persona che trasportava regolarmente le schede elettorali.
  •  Il sito tedesco Compact-Online.de, affiliato al partito di estrema destra AfD, ha condiviso la teoria del complotto denominata “Sharpiegate”.
  • VoxNews.info, sito italiano noto per le sue opinioni anti-immigrazione, ha affermato che una contea del Nevada aveva ricevuto più voti rispetto al numero di elettori registrati, e ha attribuito questa discrepanza (che in realtà non esisteva) al voto di “morti o clandestini”. 

Com’è vero negli Stati Uniti, anche in Europa i siti che hanno pubblicato informazioni false sulle elezioni statunitensi sono siti ben noti per pubblicare misinformazione. La maggior parte ha infatti pubblicato anche bufale sul COVID-19.

  • 37 dei 43 siti europei che NewsGuard ha identificato per aver pubblicato informazioni false sulle elezioni statunitensi avevano in precedenza pubblicato informazioni false anche sulla pandemia di coronavirus.
  • Alcuni siti hanno persino trovato un modo per unire i due eventi come parti di un presunto complotto globale guidato dai media mainstream. Un sito in lingua francese ha affermato che sia la pandemia che le elezioni statunitensi hanno dimostrato come i media mentano, perché censurano “le prove di un enorme broglio elettorale” e nascondono la presunta verità che la pandemia sia “uno strumento di ingegneria sociale”.

In Francia e in Germania anche gli organi di propaganda russa si sono uniti ai complotti:

  •  Il sito tedesco RT, sito di disinformazione e propaganda del governo russo, ha promosso la falsa affermazione secondo cui in 29 stati avrebbero votato “1,8 milioni di elettori fantasma”.
  • Il sito web in lingua francese dell’agenzia di stampa statale russa Sputnik ha affermato che in Michigan sono state conteggiate anche schede di elettori morti.
La vice leader del partito tedesco di estrema destra AfD ha twittato che il vincitore delle elezioni statunitensi è “tutt’altro che certo”. (Twitter/NewsGuard)

Alcune affermazioni false sulle elezioni statunitensi che si sono diffuse in Europa hanno iniziato ad alludere ad aspetti chiave della teorie del complotto di QAnon e alla sua ostilità verso il cosiddetto “deep state”.

  • In un articolo pubblicato sul sito MaurizioBlondet.it, il blogger italiano Cesare Sacchetti ha scritto “è così che lo stato profondo sta rubando le elezioni. Stanno creando voti immaginari per Biden”. Allo stesso modo, il sito di misinformazione in lingua francese Le-courrier-du-soir.com ha scritto che “una strategia è stata messa in atto dal Partito Democratico e dal Deep State – che vogliono entrambi sbarazzarsi di Trump – diversi mesi fa, allo scopo di rubare la presidenza dell’attuale presidente americano. Ed è esattamente quello che sta succedendo ora”.

Negli Stati Uniti, i politici sono stati tra i più accesi sostenitori della misinformazione sulla presunta frode elettorale. Anche alcuni politici europei si sono uniti al coro, screditando ulteriormente il processo elettorale statunitense.

  • In Italia, Guglielmo Picchi, parlamentare della Lega, ha scritto su Facebook che i democratici stavano provando a “rubare le elezioni”.
  • In Germania, Beatrix von Storch, vice leader del partito di estrema destra anti-immigrazione AfD, ha affermato su Twitter: “Chi ha vinto le #USElection2020 è tutt’altro che certo. E questa è una buona cosa: spetta a uno stato costituzionale democratico eliminare le massicce prove di frode elettorale”.
  • Nel Regno Unito, il leader del Brexit Party Nigel Farage ha sostenuto l’idea di una frode diffusa e ha accusato gli Stati Uniti di essere “incapaci di contare i voti stato per stato”.

Perché dovremmo preoccuparcene: il prossimo anno in Germania si terranno le elezioni federali, e mancano 18 mesi alle elezioni presidenziali francesi. La popolarità della teoria secondo cui il voto per corrispondenza è incline ai brogli è particolarmente preoccupante, dato che il voto per corrispondenza è abbastanza comune ed è persino aumentato negli ultimi anni in Germania, e visto che alcuni politici francesi ne stanno chiedendo la reintroduzione dopo che è stato abolito nel 1975.


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