29/11/2023

Allarme per i brand: NewsGuard individua 349 marchi che finanziano la misinformazione sul conflitto Hamas-Israele tramite la pubblicità programmatica

Uno studio suggerisce che le misure di brand safety messe a disposizione dai fornitori tradizionali non sono in grado di proteggere i brand dal posizionamento degli annunci su contenuti di misinformazione riguardanti il conflitto tra Israele e Hamas. I dati di NewsGuard sui siti che diffondono affermazioni false sulla guerra sono stati aggiunti ai suoi strumenti per la brand safety.

(New York, 29 novembre 2023) Secondo un’analisi – prima nel suo genere – condotta dagli specialisti della misinformazione di NewsGuard, centinaia di brand internazionali di spicco stanno inavvertitamente finanziando la misinformazione sul conflitto tra Israele e Hamas attraverso i loro annunci di pubblicità programmatica.

Lo studio, condotto tra il 7 ottobre e il 15 novembre 2023, ha individuato 349 grandi marchi che fanno pubblicità su contenuti di misinformazione riguardanti il conflitto tra Israele e Hamas. I dati relativi a questi brand sono stati raccolti attraverso un campionamento manuale, in base al quale gli analisti di NewsGuard hanno navigato su articoli che contenevano misinformazione sulla guerra e hanno acquisito le informazioni relative alle pubblicità apparse, utilizzando una varietà di browser, location e account. Gli analisti di NewsGuard non hanno compiuto alcuna azione intenzionale per attivare gli annunci. Hanno semplicemente visitato gli articoli e cercato di riprodurre l’esperienza di un utente comune.

Lo studio ha rilevato ad esempio che numerosi marchi di spicco – come Progressive Insurance, Macy’s, Zoom, Hulu e AARP – hanno pubblicato inserzioni in prossimità di un articolo secondo cui gli attacchi di Hamas contro Israele sarebbero stati “un’operazione ingannevole sotto falsa bandiera […] orchestrata dal deep state israeliano”. E ancora, annunci di marchi come Wayfair, Groupon, Amtrak e Radisson comparivano all’interno di un articolo che sosteneva che lo Yemen avesse “dichiarato guerra a Israele”.

Questo studio ha utilizzato un metodo di campionamento umano, che dimostra come la presenza di pubblicità di grandi marchi sui siti di misinformazione rappresenti un’esperienza tipica degli utenti, e non un’eccezione. Questi annunci pubblicitari sono stati individuati navigando su un campione dei 203 siti che NewsGuard ha identificato per aver diffuso misinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas. 

Tra questi siti ci sono vtforeignpolicy.com (punteggio di affidabilità di 22,5/100), che ha diffuso diverse affermazioni false, tra cui quella secondo cui l’attacco di Hamas contro Israele sarebbe stato un ‘inside job’ o un’operazione “sotto bandiera falsa”; globalvillagespace.com, sito generato dall’intelligenza artificiale che avrebbe dato origine a una teoria del complotto sul primo ministro israeliano; e voiceofeurope.com (punteggio di affidabilità di 29,5/100), che ha riportato la notizia falsa secondo cui lo Yemen avrebbe dichiarato guerra a Israele.

“Spesso i brand rispondono alle segnalazioni basate su un’ampia serie di dati programmatici affermando che i casi di posizionamento problematico degli annunci sono soltanto eccezioni dovute a frodi pubblicitarie o errori, piuttosto che la norma”, ha dichiarato Matt Skibinski, direttore generale di NewsGuard. “In questo caso, abbiamo utilizzato un metodo di campionamento umano per assicurarci di poter simulare l’esperienza di un utente comune che visita contenuti di misinformazione sul conflitto tra Israele e Hamas, e i nostri analisti hanno trovato centinaia di grossi brand i cui annunci appaiono accanto a narrazioni false e teorie del complotto sul conflitto”.

Secondo un sondaggio tra i consumatori, il posizionamento di annunci su contenuti di misinformazione relativi al conflitto tra Israele e Hamas rappresenta un grave rischio per i brand

Per determinare il rischio che questo tipo di posizionamento di annunci pubblicitari comporta per i marchi, NewsGuard ha commissionato un sondaggio a YouGov, in modo da misurare l’opinione dei consumatori riguardo alla presenza di annunci su contenuti di misinformazione a proposito del conflitto tra Israele e Hamas. Il sondaggio, condotto il mese scorso, ha rilevato che il 53% degli americani avrebbe un’opinione più negativa di un marchio se trovasse le sue pubblicità su siti che diffondono misinformazione sulla guerra in Medio Oriente. 

Alcuni report precedenti di NewsGuard, basati sui dati di Comscore e Moat Pro, hanno rilevato che più di 4.000 marchi hanno fatto pubblicità su contenuti di misinformazione sul COVID-19 all’apice della pandemia, e che più di 1.600 marchi hanno finanziato la misinformazione sulle elezioni presidenziali statunitensi nel 2020. Un’analisi di Comscore e NewsGuard ha stimato che  2,6 miliardi di dollari finiscono nelle tasche dei misinformatori ogni anno.

La ricerca suggerisce che le misure attualmente in vigore fornite da società tradizionali che si occupano di brand safety come DoubleVerify e IAS non proteggono adeguatamente i marchi dal posizionamento di annunci su contenuti di misinformazione, soprattutto nel caso di eventi ad alto rischio come un conflitto militare improvviso o elezioni contestate. Ciò accresce il rischio di minare la fiducia dei consumatori.

“Affidarsi a soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che non incorporano competenze o analisi giornalistiche ha continuato a far sì che i marchi finanziassero inavvertitamente la misinformazione su argomenti delicati come l’integrità delle elezioni, i conflitti armati, la salute e la medicina”, ha dichiarato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard. “Speriamo che questa ricerca apra gli occhi a chi opera nel settore sulla portata di questo problema”.

I dati per la brand safety di NewsGuard ora includono un flag sulla misinformazione relativa alla guerra tra Israele e Hamas

In risposta ai risultati di questa analisi, NewsGuard ha aggiunto un flag per segnalare la misinformazione sul conflitto tra Israele e Hamas al suo set di dati sull’affidabilità dei media. Questo dataset viene utilizzato da marchi, agenzie e società di tecnologia pubblicitaria per aiutare i clienti a posizionare gli annunci pubblicitari su media credibili. I brand che utilizzano i dati di NewsGuard possono stabilire il proprio livello di tolleranza al rischio per quanto riguarda il posizionamento di annunci pubblicitari su siti di notizie, ad esempio decidendo di usare liste di inclusione che comprendono solo media altamente credibili o evitando fonti rischiose in base a specifici punteggi di affidabilità, a determinati criteri di credibilità e trasparenza, alla tipologia di contenuti o a flag specifici. Per saperne di più sulle soluzioni offerte da NewsGuard agli inserzionisti, clicca qui

I marchi, le agenzie e le aziende di tecnologia pubblicitaria interessati a saperne di più sulla ricerca appena menzionata e ad avere accesso al dataset relativo ai contenuti di misinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas possono contattare NewsGuard qui.

Dettagli e metodologia del sondaggio

Nell’ottobre 2023, NewsGuard ha commissionato uno studio a YouGov, che ha intervistato un campione rappresentativo a livello nazionale di 1.147 cittadini americani. Il sondaggio includeva la seguente domanda:

“Immagina di imbatterti nella pubblicità di un marchio che ti piace su un sito che ritieni stia diffondendo misinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas. Che impatto avrebbe questo fatto sulla tua idea del brand: positivo, negativo o non rilevante?”.

  • Molto positivo
  • Leggermente positivo
  • Non rilevante
  • Leggermente negativo
  • Molto negativo
  • Non lo so

Tutti i dati, se non diversamente specificato, sono di YouGov Plc. Il campione totale era di 1.147 adulti. La ricerca è stata svolta tra il 19 e il 21 ottobre 2023. Il sondaggio è stato condotto online. I dati sono stati ponderati e sono rappresentativi di tutti gli adulti statunitensi (di età superiore ai 18 anni).

Informazioni su NewsGuard

Fondato dall’imprenditore dei media e pluripremiato giornalista Steven Brill e dall’ex editore del Wall Street Journal Gordon Crovitz, NewsGuard fornisce a lettori, brand e istituzioni democratiche strumenti trasparenti per contrastare la misinformazione. Dal suo lancio nel 2018, il suo staff internazionale di giornalisti ed esperti dell’ecosistema dell’informazione ha raccolto, aggiornato e distribuito più di 6,9 milioni di data point relativi a oltre 35.000 fonti di notizie e informazioni, per catalogare e tracciare tutte le principali narrazioni false che si diffondono online. 

Gli analisti di NewsGuard gestiscono il più grande e affidabile set di dati sulle notizie del settore. Questi dati vengono utilizzati per mettere a punto e fornire strategie di sicurezza ai modelli di intelligenza artificiale generativa, per consentire ai marchi di pubblicizzare siti di notizie di qualità ed evitare che gli annunci finiscano su siti di propaganda o di bufale, per offrire strumenti di media literacy ai singoli utenti e per sostenere i governi democratici nel contrastare le operazioni di disinformazione che prendono di mira i loro cittadini. 

I criteri apolitici e trasparenti di NewsGuard sono stati applicati dai suoi analisti per valutare le fonti di notizie che rappresentano il 95% dell’engagement online con le notizie in nove Paesi.