A cura di Natalie Adams, Sara Badilini, Jack Brewster, Hilary Hersh, Sam Howard, Natalie Huet, Chine Labbe, Eva Maitland, Coalter Palmer, Valerie Pavilonis, Virginia Padovese, Madeline Roache, McKenzie Sadeghi, Becca Schimmel, Roberta Schmid, Nikita Vashisth, Chiara Vercellone, Miranda Wollen e Macrina Wang | Ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2024
A poche ore dall’attacco del gruppo radicale islamista palestinese Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, un’ondata di misinformazione sul conflitto ha invaso social network e siti internet, raggiungendo milioni di persone.
Ad oggi, il team internazionale di analisti di NewsGuard ha identificato 202 narrazioni false che sono circolate sui social network e ha individuato 389 siti che hanno contribuito a diffonderle.
Monitoraggio di 389 siti che pubblicano misinformazione sul conflitto Hamas-Israele
- Siti in inglese: 206
- Siti in francese: 23
- Siti in tedesco: 10
- Siti in italiano: 19
- Altri: 131
NewsGuard ha rilevato che profili social e siti sostenitori di entrambe le parti coinvolte nel conflitto hanno diffuso video e foto di guerra decontestualizzati, o hanno spacciato per autentici filmati in realtà manipolati. Un’analisi pubblicata da NewsGuard nel mese di ottobre ha rilevato che il 74% della misinformazione più virale sulla guerra su X (ex Twitter) proveniva da profili “verificati” con la spunta blu.
Anche alcuni attori malintenzionati, compresi governi autoritari, hanno sfruttato la guerra per diffondere disinformazione che potrebbe avere un impatto su conflitti geopolitici più ampi. In una delle principali narrazioni false finora diffuse sulla guerra, i media di proprietà del Cremlino, affiancati da opinionisti statunitensi di estrema destra, hanno affermato senza fondamento che l’Ucraina avrebbe venduto ad Hamas armi donate dall’Occidente. La campagna sui social network è sembrata un tentativo di minare il sostegno internazionale all’Ucraina.
Queste affermazioni false sono incluse nei Misinformation Fingerprints di NewsGuard, un database che raccoglie le affermazioni false e il loro debunking, e che traccia tutte le principali narrazioni di misinformazione che circolano online. Questo database è disponibile su licenza ai clienti di NewsGuard.
I ricercatori, le piattaforme, gli inserzionisti, i modelli di IA generativa, le agenzie governative o altre istituzioni interessate ad accedere all’elenco completo delle narrazioni false legate alla guerra o al database dei Misinformation Fingerprints possono contattarci qui.
In questo Centro di monitoraggio, NewsGuard pubblicherà anche analisi relative ad altri aspetti della misinformazione sulla guerra, concentrandosi ad esempio sulle modalità di diffusione delle affermazioni false o fuorvianti sui social network e sul web.
A cura di Jack Brewster