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Centro di monitoraggio della misinformazione sulle elezioni del 2024

Il nostro team di analisti ti terrà aggiornato sulla disinformazione relativa alle elezioni di quest'anno negli Stati Uniti, nell'UE e in altre parti del mondo

A cura di Sam Howard, Coalter Palmer, Leonie Pfaller, McKenzie Sadeghi, Chiara Vercellone e Macrina Wang | Ultimo aggiornamento: 22 aprile 2024

 

NewsGuard sta monitorando la diffusione della misinformazione sui vari appuntamenti elettorali in programma quest’anno, che vedranno recarsi alle urne gli elettori di Stati Uniti, Unione Europea e di altri Paesi del mondo. Ad oggi, gli analisti di NewsGuard hanno identificato 27 narrazioni false diffuse sui social network e individuato 115 siti che hanno contribuito a farle circolare online.

Nelle settimane immediatamente successive alle elezioni americane del 2020, abbiamo identificato 166 siti che diffondevano misinformazione sul voto. Abbiamo poi scoperto che alcune di queste affermazioni false sono ancora in circolazione tre anni dopo. Abbiamo quindi rilevato che affermazioni altrettanto infondate in merito a presunte frodi elettorali – e riguardanti, tra le altre cose, il voto per corrispondenza, le macchine per il voto elettronico e il conteggio dei voti – si sono diffuse anche in occasione di appuntamenti elettorali in altri Paesi del mondo, come in Francia, Germania e Italia, e di nuovo negli Stati Uniti durante le elezioni di metà mandato del 2022.

A mano a mano che emergeranno affermazioni false nuove o ‘riciclate’ sul tema, aggiorneremo questa pagina per dare conto delle ultime tendenze. Per approfondire questi temi, iscrivetevi al nostro Media Intelligence Dashboard o alla nostra newsletter gratuita Reality Check.

Monitoraggio delle fonti di misinformazione elettorale

Per individuare nuove affermazioni false, il team di NewsGuard monitora i siti che, secondo i nostri analisti, sono soliti pubblicare ripetutamente affermazioni false o palesemente fuorvianti relativamente alle elezioni. Ad oggi, il nostro database tiene traccia di:

  • 963 siti che hanno pubblicato ripetutamente affermazioni false o palesemente fuorvianti sulle elezioni;
  • 793 profili di social network e canali video associati a siti che hanno pubblicato ripetutamente affermazioni false o palesemente fuorvianti sulle elezioni;
  • 1.192 siti di parte che si presentano come testate giornalistiche locali politicamente neutrali. Molti di questi siti sono segretamente finanziati da organizzazioni politiche senza che i lettori ne siano informati chiaramente, e adottano nomi innocui come “The Philadelphia Leader” o “The Copper Courier”.

Di seguito, alcuni dei trend relativi alla misinformazione elettorale identificati da NewsGuard nella sua newsletter Reality Check e nei briefing riservati ai suoi clienti:

No, l’amministrazione Biden non sta facendo arrivare segretamente migranti negli USA in aereo per farli votare alle elezioni

Opinionisti conservatori, siti webutenti di X con migliaia di follower hanno erroneamente sostenuto che l’anno scorso l’amministrazione Biden abbia fatto arrivare segretamente oltre 300.000 immigrati privi di documenti provenienti dall’America Latina in 43 aeroporti degli Stati Uniti, come parte di uno schema di frode elettorale. 

“È categoricamente falso”, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Angelo Fernández Hernández in un post su X del 6 marzo 2024, in risposta alle affermazioni secondo cui l’amministrazione Biden starebbe trasportando segretamente i migranti negli Stati Uniti.

È vero che migliaia di migranti hanno raggiunto gli Stati Uniti grazie a un programma lanciato dall’amministrazione Biden nell’ottobre 2022 per accogliere i migranti venezuelani in fuga dal collasso economico o dall’oppressione politica. Il programma è stato ampliato nel gennaio 2023 per includere migranti provenienti da Cuba, Nicaragua e Haiti.

L’esistenza del programma non è segreta, anche se l’amministrazione non ha rivelato i luoghi in cui i migranti sono arrivati. Il governo pubblica regolarmente aggiornamenti sul numero totale di migranti ammessi negli Stati Uniti nell’ambito del programma, senza rivelare i luoghi di arrivo. Circa 350.000 migranti sono entrati negli Stati Uniti nell’ambito di questo programma tra l’ottobre 2022 e il gennaio 2024, secondo gli ultimi dati federali disponibili al marzo 2024.

Secondo i funzionari della Casa Bianca, i partecipanti pagano il proprio biglietto aereo ed entrano nel Paese legalmente. Inoltre, contrariamente alla teoria secondo cui il programma farebbe parte di uno schema di frode elettorale, chi non ha la cittadinanza non può votare alle elezioni federali, secondo la legge federale.

In base al programma, ogni mese possono entrare negli Stati Uniti fino a 30.000 migranti, a condizione che un’azienda americana o qualcuno che vive legalmente negli Stati Uniti, come un familiare o un amico, presenti una domanda al governo degli Stati Uniti chiedendo che il migrante venga autorizzato a entrare, secondo il sito dell’USCIS (Citizenship and Immigration Services).

Se la richiesta viene approvata, i migranti possono richiedere un’autorizzazione che consentirà loro di entrare negli Stati Uniti per via aerea entro 90 giorni. I migranti possono poi rimanere negli Stati Uniti per due anni nell’ambito del programma.

Dal Misinformation Risk Briefing di NewsGuard del 13 marzo 2024

Secondo i media di Stato iraniani, in un discorso in New Hampshire, Trump avrebbe detto che l’11 settembre è stato “opera degli Stati Uniti”

Donald Trump ha avanzato molte teorie della cospirazione, ma questa non è una di quelle. I media di Stato iraniani, seguiti a ruota dal Cremlino, hanno travisato le affermazioni fatte da Trump in un discorso tenuto a seguito della sua vittoria alle primarie del New Hampshire: secondo queste fonti, l’ex Presidente avrebbe sostenuto che l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 sia stato un auto-attentato.

I media statali iraniani hanno diffuso un video intitolato “Trump: Non c’è stato nessun attacco alle torri del World Trade Center”. Nel testo dell’articolo e nei sottotitoli del video, i media iraniani hanno riportato così le affermazioni di Trump: “Non c’è stato alcun attacco alle torri del World Trade Center” e “L’attacco dell’11 settembre è stato opera degli Stati Uniti”.

In realtà, in nessun momento del suo discorso del 22 gennaio 2024 Trump ha negato gli attacchi al World Trade Center o ha affermato che l’11 settembre è stato un auto-attentato.

Come si può verificare dalla clip tratta dal discorso di Trump nel New Hampshire, l’ex Presidente ha detto che gli Stati Uniti non hanno subito attacchi terroristici mortali durante il suo mandato, attribuendo il merito di ciò al cosiddetto ‘travel ban’, il divieto di viaggio da lui indetto nei confronti di Paesi prevalentemente musulmani.

“Quando ero [in carica] per quattro anni, volevo parlare così tanto. Non c’è stato terrorismo, non ci sono stati attacchi, non c’è stato nulla, c’è stato il travel ban di Trump, chiamiamolo ‘terror ban’… Ne parlo sempre, non ci sono stati attacchi, non c’è stato il World Trade Center”, ha dichiarato Trump al suo pubblico.

Dalla newsletter Reality Check  di NewsGuard del 2 febbraio 2024

Secondo gli opinionisti filocinesi, la candidata indipendentista taiwanese non sarebbe eleggibile

Vari utenti dei social network filo-cinesi sostengono che Hsiao Bi-khim, che si è candidata alla vicepresidenza di Taiwan e il cui partito ne sostiene fermamente l’indipendenza, non avrebbe potuto candidarsi alle elezioni presidenziali del gennaio 2024 perché ha anche la cittadinanza americana.

Hsiao era candidata alle presidenziali insieme a Lai Ching-te per il Partito Democratico Progressista, noto per la sua posizione apertamente critica nei confronti di Pechino e per essere a favore dell’effettiva indipendenza di Taiwan (nota anche come Repubblica di Cina) dalla Cina continentale. (Il ticket di cui faceva parte Hsiao è uscito vincitore dalle elezioni).

La legge taiwanese vieta ai candidati politici di avere la doppia cittadinanza. Tuttavia, Hsiao, nata in Giappone da padre taiwanese e madre americana, ha rinunciato alla cittadinanza statunitense nel 2002, come riportato in una nota del luglio 2002 del Registro federale statunitense. “Prima di tutto, non ho mai rinunciato alla mia cittadinanza della Repubblica di Cina [Taiwan]… Tuttavia, ho rinunciato alla mia cittadinanza americana nel 2002, e ho tutti i relativi documenti di supporto a portata di mano”, ha dichiarato Hsiao in un video del 5 dicembre 2023 sulla sua pagina Facebook.

Il Ministero degli Interni di Taiwan ha dichiarato il 4 dicembre 2023 che tutti i candidati alla presidenza e i loro compagni di corsa soddisfacevano i requisiti di cittadinanza.

Dallo State-Sponsored Disinformation Risk Briefing di NewsGuard del 7 dicembre 2023

Di seguito, una selezione delle narrazioni false sulle elezioni del 2024 diffuse in tutto il mondo che NewsGuard ha identificato e verificato nel suo database delle principali narrazioni false che circolano online, i Misinformation Fingerprints:

BUFALA: La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata arrestata al Parlamento europeo

I FATTI: Contrariamente a quanto sostenuto da account sui social network critici dell’Unione europea, non ci sono prove che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sia stata arrestata al Parlamento europeo. L’immagine diffusa a supporto di questa narrazione, che sembra mostrare von der Leyen arrestata da due agenti di polizia, è stata alterata digitalmente.

Non esistono notizie o altri documenti che attestino che von der Leyen sia mai stata arrestata nell’aula del Parlamento europeo. Una ricerca di NewsGuard sui media europei non ha trovato alcuna notizia in merito.

Come riportato per la prima volta dall’agenzia di stampa tedesca dpa, la foto originale mostra l’arresto nel 2021 di Kate Bossi, una donna che si era rifiutata di indossare una mascherina durante una riunione del consiglio scolastico regionale nel New Hampshire.

Secondo l’agenzia dpa, l’immagine originale è stata pubblicata per la prima volta dal quotidiano New Hampshire Union Leader in un articolo del 25 maggio 2021 intitolato “New charge for maskless woman arrested at Timberlane school meeting” (“Nuova accusa per la donna senza mascherina arrestata alla riunione della scuola di Timberlane”). Il volto di von der Leyen e un’immagine di sfondo dell’aula plenaria del Parlamento di Strasburgo sono stati successivamente aggiunti digitalmente alla foto.

BUFALA: Le interruzioni dei servizi dei social network avvenute il giorno del Super Tuesday facevano parte di uno schema di interferenza elettorale 

I FATTI: Non ci sono prove che le interruzioni dei servizi dei social network, che hanno coinciso con le elezioni primarie del Super Tuesday, facessero parte di uno schema per interferire con il voto nelle primarie negli Stati Uniti. Nessuno dei post sui social network o degli articoli che hanno avanzato questa narrazione falsa identificati da NewsGuard ha spiegato come le interruzioni di Meta potessero essere collegate a una strategia di interferenza elettorale.

Dopo i guasti, il 5 marzo 2024 un funzionario anonimo dell’Agenzia per la Sicurezza informatica e delle Infrastrutture ha dichiarato a NBC News che l’agenzia “non era a conoscenza di alcun nesso specifico con le elezioni o di alcuna attività informatica dannosa”. 

In un post che analizza le interruzioni, ThousandEyes, un team di ricercatori dell’azienda di cybersicurity Cisco ha concluso che, poiché i server di Meta “sono rimasti raggiungibili” durante le interruzioni e gli utenti che hanno tentato di accedere hanno comunque ricevuto messaggi di errore, l’interruzione è stata probabilmente causata da un problema con un “servizio di back end, come l’autenticazione”.

Netblocks, un ente di controllo della sicurezza informatica con sede a Londra che monitora le interruzioni di Internet, ha dichiarato su X che le interruzioni si sono verificate in diversi Paesi e non sono state collegate a “interruzioni o filtraggi di Internet a livello nazionale”. Il portavoce di Meta, Andy Stone, ha dichiarato in un post su X del 5 marzo 2024 che le interruzioni sono state causate da un “problema tecnico”, senza però fornire ulteriori dettagli.

BUFALA: Si sono verificati numerosi casi di accoltellamento ai seggi elettorali nel giorno delle elezioni presidenziali di Taiwan

I FATTI: Contrariamente a quanto riportato online da account social in apparenza non autentici che fanno parte di una rete filocinese (e che si oppongono esplicitamente al Partito Democratico Progressista, attualmente al governo a Taiwan e apertamente critico nei confronti della Cina), nessuna fonte affidabile ha dato notizia di presunti accoltellamenti avvenuti a Tainan il 13 gennaio 2024, giorno delle elezioni presidenziali di Taiwan.

Le autorità di Tainan hanno scritto in una dichiarazione in cinese del 13 gennaio 2024 pubblicata sul sito dell’amministrazione locale: “L’ordine ai seggi elettorali della città finora è buono e le forze di polizia stanno proteggendo la sicurezza degli elettori in ogni momento. Non c’è stato alcun episodio di accoltellamento violento come si è detto su Internet”. 

L’affermazione falsa sugli accoltellamenti si è diffusa dopo che il sito di notizie taiwanese My Formosa ha pubblicato un articolo che citava alcuni messaggi circolati online come fonte. Il sito di notizie ha dichiarato all’Agence France-Presse di aver “immediatamente rimosso l’articolo” dopo aver verificato che la notizia non era vera.