03/03/2020

107 siti in Europa e negli Stati Uniti hanno pubblicato informazioni false o fuorvianti sul coronavirus

I dati aggiornati di NewsGuard del Centro di monitoraggio della disinformazione relativa al coronavirus mostrano che i siti che hanno pubblicato notizie false o fuorvianti sul coronavirus sono più seguiti dei siti degli istituti di sanità pubblica

New York, 5 marzo 2020 – Nella settimana trascorsa da quando NewsGuard ha creato il suo Centro di monitoraggio della disinformazione relativa al Coronavirus, un elenco in costante aggiornamento dei siti che pubblicano informazioni false o fuorvianti sul coronavirus di Wuhan, l’elenco è passato da 31 a 107 siti. La nostra analisi evidenzia come i siti generalmente inaffidabili, sia negli Stati Uniti che in Europa, stiano cercando di approfittare sempre di più delle paure della popolazione sull’epidemia globale.

Si aggiungono all’elenco iniziale 54 siti della rete statunitense NaturalNews.com – un network di siti che include alcuni domini con nomi ingannevoli, come FactCheck.news e Pandemic.news – che dal 2003 pubblicano teorie della cospirazione, non solo in campo medico.

L’aumento del numero di questo siti è particolarmente preoccupante perché la maggior parte di essi ha molto più traffico dei siti di fonti mediche ufficiali e affidabili. “La cattiva informazione sull’epidemia sta superando di gran lunga la corretta informazione in termini di engagement sui social media in tutto il mondo”, ha scritto in un articolo su Stat News John Gregory, responsabile del Centro di monitoraggio e caporedattore del settore salute di NewsGuard. Negli ultimi 90 giorni, i post dei siti del Ministero della Salute italiano e dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno ricevuto 61.634 like, condivisioni e commenti sui social media. Nello stesso periodo, gli 11 siti italiani che NewsGuard ha scoperto aver pubblicato informazioni false o fuorvianti sul coronavirus hanno ricevuto un engagement di 9.814.462 – oltre 159 volte quello dei siti delle due principali istituzioni di sanità pubblica che forniscono informazioni sull’epidemia.

“Abbiamo riscontrato che i siti che sono già noti per la pubblicazione di informazioni false o fuorvianti su una grande varietà di argomenti ora stanno pubblicando disinformazione anche sul coronavirus”, ha affermato Gabby Deutch, corrispondente da Washington di NewsGuard e responsabile del Centro di monitoraggio. “La disinformazione relativa alla sanità rappresenta la più grande minaccia immediata per chi legge, a meno che non venga segnalata come tale – ed è esattamente ciò che sta facendo NewsGuard”.

Tutti i siti elencati, tranne due, sono stati valutati da NewsGuard come inaffidabili, ovvero non rispettano i criteri fondamentali di trasparenza e di credibilità. Tra tutti i siti italiani valutati rossi, più della metà hanno pubblicato disinformazione legata alla salute, anche prima della diffusione del Coronavirus.

Un sondaggio condotto da Gallup ha rilevato che oltre nove persone su 10 che hanno usato l’estensione del browser di NewsGuard ritengono utili le sue valutazioni dei siti di notizie. La maggior parte degli utenti sostiene di essere meno propenso a condividere articoli di siti che NewsGuard ha definito inaffidabili.

“Il sondaggio ha dimostrato che indicare l’affidabilità dei siti è il modo più efficace per avvisare i lettori, indicando di procedere con cautela prima di fidarsi della loro credibilità”, ha affermato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard. “Se a chi legge le notizie non vengono offerte informazioni sulla non affidabilità dei siti che pubblicano disinformazione in campo medico, non sorprende che informazioni false sul virus diventino virali”.

Le valutazioni e le schede informative di NewsGuard sono disponibili sul browser Edge di Microsoft per dispositivi iOS e Android e per gli abbonati all’estensione del browser di NewsGuard.

La disinformazione sul coronavirus include false affermazioni sia sull’origine del virus che sui suoi trattamenti. Tra le false affermazioni più diffuse c’è la teoria secondo la quale il virus è stato progettato in un laboratorio cinese come arma biologica. Alcuni siti hanno anche promosso pericolosi trattamenti del tutto inefficaci contro il virus tra cui argento colloidale, candeggina e alte dosi di vitamina C.

Nel nostro Centro di monitoraggio trovate la lista dei siti che hanno pubblicato informazioni false o fuorvianti sul coronavirus. Cliccando sui nomi delle testate si può accedere alle schede informative di NewsGuard con informazioni dettagliate sulla proprietà e i finanziamenti dei vari siti e sui loro standard giornalistici.

Informazioni su NewsGuard: nato nel marzo 2018 su iniziativa dell’imprenditore dei media Steven Brill e dell’ex publisher del Wall Street Journal Gordon Crovitz, NewsGuard fornisce valutazioni di credibilità e schede informative per migliaia di siti di notizie. NewsGuard ha analizzato i siti di notizie e informazione che rappresentano il 95% dell’engagement online negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Francia e Italia.

NewsGuard analizza ogni sito sulla base di nove criteri giornalistici apolitici, tra cui la pubblicazione di contenuti falsi, la correzione regolare e trasparente degli errori, l’uso di titoli ingannevoli. A seconda della sua importanza, ognuno dei nove criteri ha un peso che viene espresso in punti: con un punteggio totale inferiore a 60 un sito è rosso, ovvero inaffidabile, mentre con un punteggio pari o superiore a 60 il sito è verde, ovvero generalmente affidabile.

Le valutazioni e le schede informative di NewsGuard possono essere concesse in licenza a fornitori di servizi internet, browser, aggregatori di notizie, social media, e motori di ricerca al fine di rendere le informazioni di NewsGuard relative ai siti disponibili ai propri utenti. Queste valutazioni sono accessibili agli utenti tramite l’estensione del browser, disponibile su Chrome, Safari, Edge e Firefox e sui dispositivi mobili tramite il browser Edge per iOS e Android. Centinaia di biblioteche in tutto il mondo usano l’estensione del browser gratuita di NewsGuard per l’alfabetizzazione ai media sui computer a disposizione del pubblico offrendo ai propri utenti un ulteriore contesto alle notizie che incontrano online. Per maggiori informazioni, incluso lo scaricamento dell’estensione del browser e la revisione del processo di analisi, visitate newsguardtech.com/it.

Contatti:

  • Steven Brill, Co-CEO, steven.brill@newsguardtech.com, +1 212-332-6301 
  • Gordon Crovitz, Co-CEO, gordon.crovitz@newsguardtech.com, +1 212-332-6407 
  • Virginia Padovese, Senior Editor, virginia.padovese@newsguardtech.com, +1 929-313-3632
  • Angelo Paura, Editor, angelo.paura@newsguardtech.com, +1 917-325-8462